Storie di giornate sulla neve
Passare una giornata in montagna, con un manto innevato soffice e bianchissimo, è un’esperienza unica che, almeno una volta nella vita, deve essere fatta. Una giornata di sole e neve è l’ideale per scoprire la bellezza delle discipline sportive o, per chi ha già esperienza, di affinare la propria tecnica. Ci sono moltissime attività diverse per ogni tipo di carattere, attitudine o gusto, basta darsi un’occhiata in giro per avere una panoramica completa di questo magnifico sport.
Gli sci: una passione di famiglia
I miei genitori sono da sempre appassionati di sci e fin da piccolo sono stato abituato a frequentare le località sciistiche più note d’Italia. Ora sono cresciuto ma ricordo con molto piacere la mia prima volta con ai piedi un paio di sci. Avevo cinque anni e, nonostante già conoscessi la neve, non avevo mai indossato fino ad allora degli sci. Mi ero limitato a toccare la neve, giocarci, assaggiarla nelle battaglie con gli amici ma avevo avuto una sorta di timore reverenziale perché sapevo che avrei dovuto imparare con non poche difficoltà (e cadute). I miei genitori avevano deciso che fosse arrivato il momento di insegnare anche a me ciò che loro facevano da anni, così presi gli sci e li indossai con un’emozione tale da ricordare tutti i dettagli di quel giorno: il colore blu dei miei scarponi, i profili lucenti degli sci e la baita calorosa che sembrava spingermi verso l’ignoto candore delle montagne innevate.
Il mio primo giorno di neve
Ricordo che mi tremavano le gambe dalla paura ma non era l’unica sensazione che provavo; avevo un’eccitazione fortissima e anche una voglia di lanciarmi in quella nuova avventura. Dov’era finito il mio timore? Sepolto da qualche parte negli scarponi. Arriva un preciso momento in cui la montagna ti chiama e tu devi solo correre. In posizione, casco indossato, sci allacciati e bastoni pronti, appena i miei genitori mi lasciarono, persi subito l’equilibrio e mi ritrovai col sedere nella neve e mi sentii scoraggiato, mio padre mi aiutò e mi rincuorò dicendomi fosse normale che inizialmente sarei dovuto cadere molte volte prima di imparare. Dopo un attimo di sconforto, presi coraggio e mi rialzai ma stavolta riuscii a restare in equilibrio pur ritrovandomi nuovamente con la faccia immersa nella neve. Capire come fare per restare in piedi fu un’esperienza dolorosa, divertente e stimolante ma quando gli ingranaggi cominciarono a girare e mi ritrovai, tutto a un tratto, nella pista con una ripidità quasi nulla, iniziai a sentire l’aria fredda sul viso e captai una piccola nota di libertà.
Ricordo con orgoglio questa esperienza; ora ho 30 anni e ho realizzato il mio sogno di diventare maestro di sci, prendendo spunto dai miei genitori ogni volta che devo insegnare qualcosa ai neofiti di questo magnifico sport.
Un’allettante novità
Nel tempo c’è stata una costante evoluzione di questo sport, sono nate e si sono sviluppate nuove tecniche e nuove discipline che hanno fatto dello sci uno degli sport col maggior numero di praticanti nel mondo. Oggi ci sono molte nuove attività sciistiche che si possono praticare e una di queste è lo speedriding. Un misto tra sci e paracadutismo, è una costante scarica di adrenalina che rendono questo sport estremo un paradigma dell’energia. Lo speedriding si pratica in fuoripista e su neve fresca, una volta agganciati gli sci comincia la discesa con il paracadute aperto che frena la discesa e permette di effettuare evoluzioni in volo e planare sulla neve. Pochi giorni fa ho avuto la mia prima esperienza di speedriding e devo ammettere che è stata unica. Ho avuto molte esperienze sia di paracadutismo che di kite ma questo nuovo sport è completamente fuori dagli schemi. Una volta salito al punto di partenza è necessario preparare il necessario (sempre in totale sicurezza) e prepararsi a scendere, aprire la vela e sentire una forte spinta che inizia a spingere giù per la montagna. La forza di gravità comincia a venir meno ed è qui che il fortunato sportivo sente una leggerezza nei movimenti che probabilmente è la stessa che provano gli astronauti. Basta effettuare un piccolo salto per ritrovarsi catapultato molti metri in avanti senza neanche rendersene conto, l’adrenalina comincia a circolare sempre più copiosa. La discesa è molto ripida ma la vela rallenta e permette di sorvolare ogni ostacolo come se nulla fosse. Cosa si prova nel saltare interi alberi e dirupi? Impossibile descriverlo a parole, la sensazione di libertà è immensa. La pratica rende perfetti e io stesso ci ho riprovato una, due, tre volte ma non ne ho mai abbastanza; è proprio vero che lo sport crea dipendenza ma mai come in questo caso è una dipendenza sana, positiva e incredibilmente rigenerante.